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Bonus baby-sitting per le zone rosse

Pubblicazione: 11 gennaio 2021 Ultimo aggiornamento: 07 aprile 2021

Il decreto Ristori-bis (decreto-legge 9 novembre 2020, n. 149) prevede, per i genitori che lavorano nelle zone rosse, il diritto a usufruire di uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting.

I beneficiari sono i genitori degli alunni delle scuole secondarie di primo grado nelle quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza, iscritti alla Gestione Separata o alle gestioni speciali dell’AGO e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

La fruizione del bonus è riconosciuta nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile o smart working e a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, oppure altro genitore disoccupato.

Possono essere remunerate tramite il Libretto Famiglia le prestazioni lavorative di baby-sitting svolte dal 9 novembre al 3 dicembre 2020, salvo successive proroghe.

Con il messaggio 11 dicembre 2020, n. 4678, l’INPS comunica il rilascio della procedura per la presentazione della domanda e ne indica le condizioni operative e le modalità di compilazione.

Con il messaggio 5 marzo 2021, n. 950 l’INPS comunica che, per la fruizione del bonus baby-sitting, il termine per l’appropriazione e per l’inserimento nel Libretto Famiglia delle prestazioni di lavoro svolte, tramite il servizio online, è stato prorogato al 30 aprile 2021.

Medici di base e pediatri: confermato il bonus baby-sitting

bonus per servizi di baby-sitting e per la frequenza di centri estivi sono erogati anche ai lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato.

Ai fini del diritto al beneficio si è inteso per “medici dipendenti” non solo i medici con contratto di lavoro subordinato con la ASL ma anche i medici convenzionati col Servizio Sanitario Nazionale (SSN), consentendo la presentazione della domanda di bonus anche da parte di medici di base e pediatri di libera scelta.